Il trofeo è intitolato a “JACK LA BOLINA”, pseudonimo di Augusto Vittorio VECCHI, nato a Marsiglia nel 1842, figlio dell’ascolano Candido Augusto VECCHI patriota e garibaldino, in esilio in Francia per motivi politici.
Augusto Vittorio VECCHI entra nel 1856 nella Scuola di Marina di Genova e dopo aver preso tra l’altro parte alla battaglia di Lissa a bordo della fregata Principe Umberto lascia la Marina Militare nel 1872 con il grado di luogotenente di vascello.
Nel 1879 è tra i fondatori del Regio Yacht Club Italiano, il più antico circolo velico del Mediterraneo, del quale riveste per primo la carica di presidente.
Si dedica a tempo pieno all’attività di scrittore con lo pseudonimo di “Jack la Bolina”, divenendo presto il simbolo stesso della letteratura marinaresca nazionale nel suo significato più ampio: dagli scritti storici con cui si rivolge agli studiosi, agli interventi di carattere più immediato con cui partecipa attivamente sulla stampa quotidiana e periodica, alla narrativa a sfondo marittimo con cui invita al mare e alla sua vita i giovani delle scuole.
Nel 1894 nasce in lui l’idea di fondare una Lega Navale Italiana per creare una corrente spirituale nel pubblico italiano, richiamando l’attenzione e suscitando l’amore per le cose navali e la grande, multiforme attività che sul mare si svolge, di sensibilizzare l’opinione pubblica e, in particolare, le nuove generazioni ad una maggiore attenzione nei confronti dell’ecologia delle acque marittime e interne.
Il 2 giugno 1897, grazie all’impulso di Augusto Vittorio VECCHI fu ufficialmente costituito a La Spezia il “Comitato Centrale della Lega Navale Italiana” con il proprio periodico “LA LEGA NAVALE”. Augusto Vittorio VECCHJ si impegnò molto anche nel settore della pesca. Allo stesso “JACK LA BOLINA” il Ministero della Marina dell’epoca diede l’incarico di tenere una serie di conferenze sulle innovazioni possibili nel campo della pesca e molti incarichi, tra cui quello di studiare il progetto per la realizzazione di un porto a San Benedetto del Tronto.
Ebbe dallo stesso ministero la grande medaglia d’oro di benemerenza per il suo altissimo e prezioso contributo alle scienze navali. Tra le opere più importanti nel settore della pesca si evidenzia lo studio “Pesca Marittima nelle Marche”, pubblicato nel dicembre 1921 sulla “Rivista Marittima”, dove viene citato il curato Francesco SCIOCCHETTI di San Benedetto del Tronto tra coloro che costituirono la “Società Adriatica di Pesca e Trasporti” e lo stesso Sciocchetti contribuì al varo del “San Marco” primo motopeschereccio in Italia (maggio 1912).
Sotto lo pseudonimo di “JACK LA BOLINA” si ricordano alcune delle sue opere realizzate, tra cui “Il taccuino di Giorgio Biondi” (1875), “Saggi critici marinareschi” (1877), “Primo libro del marinaio italiano” (1877), “Leggende di mare” (1887), “Storia generale della Marina Militare” (1897), “La marina contemporanea” (1899), “La navigazione fluviale” (1902), “L’Italia figlia del mare” (1912), “L’Italia marinara e il lido della patria” (1901), “Stanley in Africa”
La Lega Navale Italiana, in segno di gratitudine per l’opera prestata, gli fece dono di una villetta nei pressi di Forte dei Marmi, ove serenamente ai spense a novant’anni.(1902)”, “Il mare d’Italia, le sue ricchezze e i suoi prodotti” (1911), “In grembo al mare” (1912), “Arcipelago toscano” (1914), “La guerra sul mare” (1915), “Pesca marittima nelle Marche” (1921), “Esempi di virtù vita navale” (1922), “Storia del Mare” (1923), “Al servizio del mare italiano” (1928), “Caccia su terra e sul mare” (1933).